Officina del Silenzio - Volčji grad 28-29-30 ottobre 2023

Cambiare o non cambiare? Se la situazione personale richiede continuità e stabilità, cambiare tanto per cambiare non avrà senso, se invece le condizioni di vita parlano di ristagno e strascico non possiamo pretendere che le cose cambino, se continuiamo a fare le stesse cose come scriveva Albert Einstein.

Con l’Officina del Silenzio ci rivolgiamo a chi non vuole più sentirsi in fondo alla lista d’attesa oppure a chi è già pronto a cogliere l’onda del cambiamento.

Come cambiare? Scrive ancora Einstein: La crisi è la più grande benedizione per le persone e le nazioni, perchè la crisi porta progressi. La creatività nasce dall’angoscia, come il giorno nasce dalla notte oscura. È nella crisi che nasce l’inventiva, le scoperte e le grandi strategie. Chi supera la crisi supera sé stesso senza essere superato.” In queste parole è racchiusa la saggezza per chi è disposto al cambiamento. Perché la sfida sta nell’accogliere la crisi e l’angoscia, la notte oscura, prenderle a braccetto e trovare una nuova via. Ognuno la propria.

Entrare nella dimensione del Silenzio, anche solo per 48 ore, è fare il primo passo evocando il cambiamento, spostarsi nel regno dell’ignoto, del mistero, dell’invisibile e “vedere” cosa accade. Un’esposizione così lunga all’assenza di parola e di comunicazione ci spinge fuori dalla nostra zona di comfort. Non abbiamo i riferimenti abituali, dobbiamo navigare a vista e affidarci, ascoltando ciò che abbiamo dentro.

È da questa soglia, fra noto e ignoto, fra visibile e invisibile, che ha inizio il processo di guarigione individuale e personale. Questo semplice cambiamento nel nostro sistema di abitudini fa emergere nuove visioni, nuove possibilità, nuove alleanze dentro di noi. Ed è qui che iniziamo a darci un’altra opportunità. Perché il processo di guarigione è proprio questo: quando ognuno riesce a concepire per sé stesso a vari livelli un’altra possibilità. Un modo diverso e quindi un mondo diverso…

Il periodo di Samhain viene tradizionalmente celebrato come il momento in cui le dimensioni visibile ed invisibile si avvicinano quasi a toccarsi, i confini tra i due mondi diventano labili, la luce diminuisce sempre più e l’ombra avanza confondendo i contorni e le forme. Come fa la Natura in questo periodo dell’anno ci raccoglieremo in profondità e faremo esperienza del passaggio tra il mondo abituale, in cui il tempo è lineare, in cui domina la parte razionale, logica, “sociale”, la mente che controlla tutto, e la dimensione del tempo circolare, la dimensione dell’anima, in cui passato, presente e futuro sono compresenti, le regole condivise vengono messe in discussione. In questo momento “l’autorità reale è sospesa, il re subisce la morte rituale, è annegato in una botte di vino e la sua casa viene incendiata.(“Ogam” VII, 38). Ci si può quindi concedere il mondo alla rovescia, un “mundus inversus” in cui si sovverte l’ordine sociale e si trasformano i simboli mondani, anche in senso strettamente fisico diventando, per esempio, esseri “muti”. Tutto può essere rivisto, riconsiderato, narrato nuovamente.

Sospendendo i giudizi e aprendo il cuore ci concentreremo sull’ascolto di noi stessi, in un luogo in cui è forte la voce della Natura, dei suoi luoghi, dei suoi elementi.
Ascolteremo la voce del vento, del lupo, della montagna, dell’acqua, della luna, dell’erba e dei nostri avi, che da tempo immemore hanno abitato quelle terre lasciando segni, costruzioni, memorie di cui è intriso il paesaggio.

L’Officina del Silenzio vi accompagnerà in questo spazio ignoto e protetto stimolando interazioni e affioramenti mediante esercizi, meditazioni e attività derivate dalla tradizione yogica e sciamanica, tibetana, taoista e occidentale.

Per 48 ore staremo senza parlare, leggere o ascoltare musica. La comunicazione sarà ridotta al minimo.

Ci nutriremo in modo leggero, per non appesantire l’ascolto. Sospenderemo l’assunzione di intossicanti come thè, caffè, tabacco e ogni sostanza che può modificare la nostra percezione.

– utilizzeremo il respiro, grande mezzo di comunicazione tra il “fuori” e il “dentro”.
– applicheremo gli antichi gesti e le più attuali conoscenze per stimolare i nostri canali energetici ed intervenire sulla nostra struttura muscolo scheletrica al fine di facilitare i flussi di energia

– lavoreremo con gli Archetipi che vivono dentro e fuori di noi per ritrovare e ridefinire la nostra identità.

– faremo attivazioni percettive che, amplificate dal silenzio, andranno ad impattare sulle strutture profonde dell’essere.

Nel Silenzio ci sottrarremo alle interazioni e alle distrazioni mondane. Ci concentreremo sull’essenziale e sull’ascolto il più preciso possibile di ciò che accade dentro e intorno a noi.

Tre giorni di Silenzio
Tre giorni di Ascolto Profondo
Tre giorni Bellezza, Natura, Anima.

Per affrontare con coraggio le ombre della nostra vita.

Un’esperienza unica

Ti aspettiamo con gioia

(*) – in sloveno standard “rocca dei lupi”;

– in dialetto sloveno locale “rocca delle pecore”;

– riferito alla domina romana Volcia Priscila che, insediatasi in questo luogo ameno, a lei molto gradito, si fece costruire un tempio laddove oggi sorge la chiesa del paese dedicata a San Giovanni Battista e dove si trova la lapide con l’iscrizione datata al 1. o 2. secolo che reca il suo nome.

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